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CHIAMATA avventura

CHIAMATA avventura

Sono le 18.30 di un giovedì sera. Oggi è stata una giornata davvero molto produttiva. Tra breve ho un appuntamento con una nuova cliente per la consueta consulenza prima di procedere con un lavoro. Nonostante la giornata intensa, non sono ancora sazia. Come sempre succede, mi sento emozionata, non so con chi mi sto per relazionare, al telefono mi è parsa una persona estremamente gentile ma molto attenta al suo look. Preparo il necessario per il mio appuntamento e non posso fare a meno di chiedermi quali aspettative possa avere questa persona. Finalmente suona il campanello ed entra lei, Paola. I suoi capelli sono lunghissimi, castani, di notevole spessore. La fronte scoperta non da giustizia ai suoi grandi occhi abbelliti dalla linea marcata dell’eyeliner, il rossetto rosso tipico della donna determinata che desidera provocare le sta a pennello, il suo sorriso, la gentilezza d’animo sono ciò che la rende straordinaria. Il suo atteggiamento, la sua grinta ed il suo modo di vestire raccontano già di una persona con un bisogno incredibile di far emergere la sua personalità.

Titubante mi racconta di non sentirsi capita, di aver bisogno di avere un look che esprima la sua anima. Sarà che c’è stato subito un feeling pazzesco, ma ho notato subito questa grinta straordinaria che la contraddistingue. Dopo aver chiacchierato un po’, avanzo la mia proposta esclusiva per lei. Paola mi guarda con occhi sbarrati e mi confessa di sentirsi un attimo insicura proprio perché mai nessuno le aveva suggerito un caschetto in chiave rock con una frangia sfacciata per sfidare il mondo. Eppure la vedo, lei è tentata, sa che ho colto la sua essenza. Non insisto. So quale valore ha la mia proposta e sono consapevole di averla stuzzicata. “OK. Ci penso. Non so se avrò il coraggio di tagliarli completamente, forse non sono ancora pronta.” Questa frase è stata l’ultima cosa che ha detto prima di congedarmi. La mattina successiva ricevo una sua telefonata: “sono pronta per il mio stile”. Ti sembrerà strano, ma la parte che più mi piace del mio lavoro è leggere l’emozione della persona che si affida. La sua soddisfazione quando si specchia, ed ancora, la mia quando Paola mi ha abbracciata ringraziandomi. Credimi, non ha prezzo!

Sono riuscita a renderla inconfondibile. Ed è stato proprio grazie all’esperienza, allo studio, all’analisi dei suoi bisogni e delle sue necessità che ho raggiunto questo obiettivo poiché l’ascolto è alla base di ogni rapporto umano. Non per ultimo, comprendere cosa significa guardarsi allo specchio ed avere il desiderio di identificarsi. Oggi Paola è la persona che più rappresenta il mio marchio.

Se ripenso ai miei esordi nel settore, al mio primo giorno di lavoro, mi viene da piangere pensando a quanta strada ho fatto con la mia sete di conoscenza. Ero una ragazza che ancora non era consapevole di quanto il suo lavoro avrebbe potuto renderla appagata e felice. Mai avrei pensato che il mio lavoro non fosse solo tagliare e colorare. Ricordo ancora il profumo quando la mattina aprivo la porta del mio salone. Allora lavoravo con mia madre che è stata la persona che mi ha stimolato maggiormente nel dare di più. Non mi era concesso nemmeno dire “sono stanca”, perché mi veniva risposto “guarda che lavorano tutti”. Ma è stato proprio grazie alla sua determinazione ed il suo sostenermi che mi sono messa in discussione cercando di superare i miei limiti e le mie aspettative, diventando con il tempo un’insegnante, successivamente un valutatore ed infine docente e membro del gruppo artistico di una nota azienda italiana. Ero molto occupata, ogni fine settimana visitavo una classe nuova in una città diversa. Servizi fotografici, backstage, breefing… e la continua formazione professionale. Ma qualcosa non tornava… non riuscivo a dedicare il giusto tempo alla mia azienda. “Progettare”, una parola straordinaria che racchiude ciò che più mancava al mio salone. Cosi decisi che era giunto il momento di fare delle scelte

Capii che dovevo distinguermi dai miei concorrenti perché avevo qualcosa da raccontare. Perché il mio potenziale andava valorizzato. La passione sfrenata per il taglio mi ha portato a credere nel progetto che oggi è sotto gli occhi di tutti: Versatyle, esperti in caschetto. Devi sapere che nel mio mondo, creare un ottimo caschetto è difficile. La manualità e lo studio si associano al gusto. Ed è stato proprio allora che tutto ha assunto per me un significato ancora più profondo, autentico. Il mio essere entusiasta, caparbia, professionale ed etica, mi ha permesso di diventare un punto di riferimento anche per i miei colleghi, con i quali non si smette mai di collaborare.

Ricordo perfettamente la fatica. Maneggiare una forbice non è cosa per tutti. Le lame scorrono scolpendo una forma, modificando una persona. C’è un forte senso di responsabilità in questo. Spesse volte, a causa degli enormi sacrifici, ho pensato di cambiare lavoro. Se solo potessi quantificare le ore, le teste e l’impegno che ho investito…a volte sembrava tutto così difficile! Soprattutto quando eseguivo un taglio e capivo che quello era un prototipo e che non riusciva a raccontare chi lo indossava. Talvolta non mi osavo nelle proposte e questa insicurezza non mi facilitava il compito.  Volevo di più. Quindi, mi sono meritata di più.

Oggi, ho scelto di specializzarmi nel caschetto perché non è un taglio per chiunque. E’ impegnativo da eseguire, richiede attenzione ed è ricco di dettagli. Esprime femminilità e conferisce eleganza. Portabile in ogni evenienza e…assolutamente versatile!

Tutto ciò mi fa sentire realizzata. La donna che sceglie di entrare nel mio salone può contare sull’ascolto e su di una consulenza attenta alle sue necessità. Ma soprattutto, può contare sulla sincerità. L’etica e la professionalità sono i valori che più mi contraddistinguono. Proprio per questo mi trovo spesso a rifiutare l’esecuzione di lavori, soprattutto tecnici, che causerebbero molti problemi. E per quanto le persone mi prendano per pazza, proseguo nel mio intento perché sono consapevole che in quel preciso momento è la cosa giusta da fare. Poco importa che vadano altrove a farsi fare questo o quell’altro servizio. Vale molto di più la mia coscienza.

Vorrei portarti nel mio mondo, farti vedere la bellezza! Perché la bellezza è l’insieme dei sensi che utilizziamo per rapportarci agli altri. Se chiudo gli occhi, ad oggi, immagino un artigiano che scolpisce; lo sta facendo con amore, con armonia, con passione. Non importa quanto tempo servirà o se le sue mani saranno stanche, il risultato sarà ciò che conta davvero: l’unicità.

Quando una persona compone il numero del nostro salone, per noi quella non è una semplice telefonata per una prenotazione, è una nuova sfida per valorizzare l’autenticità di una Donna. E’ l’inizio di una nuova missione, una nuova avventura.