02 Ott AVUS MATERNO, AVUS PATERNO
Sin dai tempi più remoti, la figura dei nonni viene raccontata con grande rispetto.
Se si guarda all’etimologia della parola, “nonna/o” è correlata a “Balia”.
In latino, nonna significava inizialmente proprio “mamma”, che in sanscrito è Nanà; nonno, Nonnus era considerato la persona che attendeva all’educazione dei giovani all’interno di una famiglia.
Certamente, sin dall’antichità, queste figure sono simbolo di stima e rispetto.
A testimonianza che anche i nostri avi non avrebbero saputo che fare senza i nonni. Eppure, molto spesso sono denigrati, vengono dati per scontati e, talvolta, trattati in malo modo.
Oggi più che mai, essi sono una figura indispensabile nella gestione di una famiglia. Spesso non apprezzati quanto meriterebbero, passano tempo con i nipoti, si prendono cura dei figli, nonostante la loro condizione; rinunciano a tutto, o quasi, per favorire la loro famiglia.
Nonostante tutto, il loro amore resta incondizionato, indelebile…
La mia Nanà è stata davvero qualcosa di superlativo.
I ricordi che ho, quelli più belli che riguardano la mia infanzia, sono legati a lei.
Quando chiudo gli occhi, riesco a visualizzarla e sento ancora il suo profumo.
E qualche volta, sorrido ancora, quando ripenso al mio nonnino che, raggirato dalla sottoscritta, veniva sgridato per non avermi lasciato all’asilo dopo un pianto…
E, ancora, il difendermi dalle accuse di mia madre per poi, una volta allontanata, farmi la morale. A testimonianza che i valori vanno difesi.
Mai nella vita mi sono sentita tanto protetta.
Questo è il mio tesoro, la mia ricchezza…i miei affetti, quelli più profondi.
Auguro a chiunque di poter godere di figure di rilievo di questo calibro.
Auguro a chiunque di saperne godere e di apprezzarne il valore.
Aver avuto la possibilità di stare con loro è un privilegio, è vantaggio, è insegnamento, è testimonianza, è
esempio e vita.
Felice festa a tutte le persone che lasciano un’impronta indelebile nella vita di qualcuno